lunedì 20 aprile 2009

LA SHOAH CHE SI RIPETE

Qualcuno s'era risentito delle immagini di Auschwitz in "Sotto un velo di sabbia", diretto da Sandro Tranchina e tratto dal mio "Questo è un uomo" e da "Il mare è piccolo ma Dio è grande" di Giosuè Calaciura.
Cosa c'entra la Shoah con le tragedie dei clandestini, aveva protestato.
Stasera, su Radio Radicale, ho sentito il rappresentante dei giovani ebrei italiani che spiegava perché la sua organizzazione promuoveva con altri la giornata per il Darfur, "tragedia dimenticata": "Altrimenti non avremmo appreso nulla dai nostri nonni, che hanno conosciuto Auschwitz".

giovedì 2 aprile 2009

UN RAPPORTO LETTERARIO


Si videro nel solo bar del vecchio Borges. Jim beveva un whisky dietro l'altro, a Gogol. John si stava disintossicando, e si accontentò di un vinello Baricco. Nel buio, miagolò un Soriano.
Jim chiese del cibo. Il barman disse che era finito tutto. Restava del vitello freddo. Le Carré. Jim fece una smorfia che significava Ok.

- Mangeresti un Caproni con la Verga, senza nemmeno preoccuparti del Puzo - gli fece John, guardando avanti a sé.

Jim gli fu addosso con un Balzac felino, e lo Stendhal con un pugno.
Intervennero in tanti, per sciogliere quella matassa Spinoza, ma i due si rialzarono, e dopo una spolverata, pagarono e s'avviarono verso l'uscita. Salirono sulla stessa auto, dopo aver tirato giù la Capote.

- Hai esagerato, John.
- Lo Hammett.

Fuori Piovene, anche se niente Nievo.

- Pansa o Magris poco importa - fece John, porgendo un Fiore a Jim, e baciandolo.