lunedì 7 settembre 2009

IL GRANDE NEMICO DELLA CRISI E' IL FUTURO

A parte i licenziamenti, i fallimenti, il crollo della domanda e la riduzione dell'offerta.
A parte tutto.
La crisi ha indotto un'autentica mutazione antropologica.
La diffidenza è aumentata in modo insopportabile, e così l'illusione di poter fronteggiare l'incertezza che sovrintende alle nostre azioni, e così, s'inventano procedure e si escogitano trame impenetrabili per difendersi.
Il grande nemico - per le banche, le imprese, persino per la Cultura - è diventato il Futuro.
Il solo risultato, al momento, è di fare a pezzi il Presente, la voglia di fare.

1 commento:

silvia ha detto...

Tutto vero. Ma si può riflettere sull'importanza di essere nel presente con il corpo e l'anima piuttosto che restare ancorati al passato o impigliati nei mille interrogativi circa un futuro che non conosciamo. E come diceva Lennon la vita è ciò che ti accade mentre sei impegnato a fare programmi.