A Gela chiedono 1.500 euro per una tassa sulle sepolture vecchie di trent'anni: se non paghi, gettano il morto negli ossari o sottoterra.
Non è il modo che offende: politica e burocrazia amano la brutalità.
E' la perdita del sacro, del mistero, semmai, che lascia senza fiato.
E non varrebbe nemmeno la pena di sottolineare come, nella città dell'abusivismo dei vivi, si regolarizzino solo i morti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento