
In Cina, non vanno troppo per il sottile con l'inquinamento. Nei confronti dell'ambiente, hanno lo stesso atteggiamento usato nei confronti dei diritti umani. Altro che vecchia Europa.
Oggi, la corsa dei ciclisti si è svolta sotto la pioggia. Quaranta gradi e un muro di umidità da penetrare a forza di gambe e polmoni, con gli occhi che bruciano costantemente e le mucose in allarme. Sotto un cielo perennemente grigio e un sole invisibile.
E dire che la Cina era chiamata Il Celeste Impero.
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