venerdì 13 giugno 2008

GLI ATTI RELATIVI

Sostiene, il Procuratore della Repubblica a Palermo, Francesco Messineo, che presto a Palermo la raccolta dei rifiuti, o per dovuta precisione la mancata raccolta, ci precipiterà in una condizione simile a quella di Napoli. E al riguardo, in Procura è già stato "aperto" un fascicolo. Di atti relativi. Il che, letterariamente, ci riconduce ad altri "atti relativi", ad inchieste mai approdate a nulla, su suicidi propriamente detti, ed altrettanto inspiegabili. Se Palermo corre verso il suo, e per nulla vorremmo assistervi, non sarebbe il caso di arrestarlo, l'Angelo della Morte? Che, nel caso, si chiama imperizia, o incapacità organizzativa.
Le entità chiamate ATO, Ambiti Territoriali Ottimali, si sono rivelate delle macchine mangiasoldi. Andrebbero abolite per decreto, e sostituite con aziende a partecipazione pubblica.
Non siamo nella condizione di poter licenziare alcuno, purtroppo, e dunque, la cosiddetta privatizzazione, dalle nostre parti, è solo un modo per spendere di più, e per affidare ai privati le scelte che la politica non può legittimamente compiere: ad esempio, l'assunzione di cognati, figli e cugini di politici.
Non resteranno che "Atti relativi", altrimenti: dove il termine "relativi" mostrerà soltanto l'insufficienza degli atti medesimi.

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