lunedì 11 maggio 2009

I MATTI

Alla Stazione Centrale di Palermo, un matto, dicono sia un matto, ha assalito due anziani, marito e moglie. Li ha colpiti a martellate, sul capo, ferendoli gravemente.
Mi è tornato alla mente un altro episodio, simile a questo.
Anni fa, un matto aveva colpito dei passanti, sotto i portici di Via Ruggero Settimo. A martellate, anche quella volta. Prima di allora, la polizia aveva ricevuto delle segnalazioni, delle telefonate. C'è un matto, che s'aggira in Via Ruggero Settimo. Sembra pericoloso.
Non era servito a nulla.
Cos'avrebbero dovuto fare, i poliziotti?
I manicomi non ci sono più, e le case famiglia, da finanziarsi con fondi pubblici, sono poche, pochissime, rispetto alle necessità di una città grande come Palermo.
Anche oggi, l'assistenza psichiatrica pubblica è ai minimi termini. I privati suppliscono come possono, ed anche loro hanno sofferto i tagli decisi dal governo regionale.
E le famiglie dei matti, sulle quali resta tutto il peso del problema, vivono un grave disagio: per assistere il congiunto, per non essere isolati.
Nelle città è più difficile: nei piccoli paesi, il matto, il più diverso tra i diversi, non fa tanta paura.
Mi chiedo: quando accade un fatto del genere, quando un matto imbraccia un martello e ferisce un savio, di chi è la colpa?

1 commento:

Unknown ha detto...

Il fenomeno è preoccupante.
Circa un mese fa, anche nel mio paese è successo un episodio analogo.
Questa è la notizia ch è stata riportata dai notiziari:
A Casteldaccia i carabinieri hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip presso il Tribunale di Termini Imerese, per porto abusivo di un coltello e di oggetto atto ad offendere, minaccia e danneggiamento, nei confronti di un 42enne.
L’uomo, alcuni giorni prima, si era reso responsabile di minacce gravi, per motivi ancora ignoti, anche con un coltello e un martello, nei confronti di diverse persone incontrate in strada, a Casteldaccia. Solo il tempestivo intervento di un pattuglia dell’Arma gli aveva impedito di passare alle vie di fatto.
L’arrestato e’ stato tradotto presso il manicomio giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto (ME).