martedì 3 giugno 2008

TERREMOTO RIFIUTI

In Campania c'è stato il terremoto rifiuti. E' ancora in corso, a dire il vero.
In Sicilia, in vitro, stiamo forse assistendo allo stesso fenomeno.
Le avvisaglie, le prime scosse, sono di questi mesi, e di questi giorni.
La chiusura temporanea di Bellolampo, da parte di un pm, per fatti amministrativi (anch'essi rivelatori: ritardi, proroghe) e l'annuncio della prossima chiusura definitiva, comunque, per via dell'inevitabile riempimento dell'ultima vasca disponibile.
I rifiuti accumulati sulle strade di Messina, per via di un vortice di stipendi non pagati, scioperi, cassonetti bruciati e inchieste della magistratura.
I rifiuti di Enna, anche qui, per via di stipendi non pagati et cetera. Qui, però, ad Enna, mancano i soldi. Le tasse sui rifiuti le pagano solo 3 cittadini su 10. Troppo care, visto che, con il nuovo tariffario, sono aumentate del 300 per cento.
Tornando a Palermo, ci sarebbe da dire dell'Amia, dei lavoratori che si apprestano ad uno sciopero dello straordinario, e in provincia, del Coinres, già al centro di uno scandalo per un'infornata di assunzioni, delle proteste dei lavoratori vecchi e nuovi.
Insomma, il sistema sta esplodendo.
Brutto affare.
Di chi è la colpa?
Qualcuno dice che sia degli Ato Rifiuti. Inefficienti e costosi? Tocca alla Regione accertarlo. E in fretta. E già che ci siamo, Palazzo d'Orleans potrebbe dare uno sguardo anche agli Ato Idrici.

1 commento:

Gerypa ha detto...

Ato?

Avanzi
Torbidamente
Organizzati

o

Associazione
Totale
Ombra

o

Arrivano
Titanici
Onanisti?