giovedì 20 settembre 2007

FIGLI DI BLADE RUNNER


Quando discutiamo d'ambiente, in realtà parliamo del salvataggio della vita umana sul Pianeta (quest'ultimo sa salvarsi da solo, con uno shock climatico, eliminando ciò che turba il suo equilibrio). E ne parliamo, spesso, a scopi detersivi delle nostre coscienze; con la consapevolezza, per di più, che vi è, o può esservi, una via "corretta" allo sviluppo, eco compatibile: che l'ambiente può essere un business.
La domanda che ci si faceva qualche tempo fa, che ricorreva nel primo accenno d'ambientalismo, più romantico dell'attuale, era: non ci sarà un virus, nell'idea di sviluppo? Un virus nocivo alla convivenza, anti umano.
Mi chiedo, ora che anch'io entusiasticamente mi voto all'eco-nomia, se noi, figli di Blade Runner, non dovremmo essere un po' romantici, passatisti, per esser davvero contemporanei.

Nessun commento: