lunedì 3 settembre 2007

TUTTA UN'ALTRA ITALIA



Dalla faticosa e appassionata ricostruzione giornalistica degli scenari di ideazione, realizzazione e copertura delle responsabilità della Strage di Bologna (2 agosto 1980), firmata da Riccardo Bocca, "Tutta un'altra strage" (BUR), non traggo certezze. Solo qualche considerazione, d'ordine generale.
La Strage di Bologna fu probabilmente lo strumento utilizzato da qualcuno per suonar la ritirata, la fine della Strategia della Tensione.
Molti intellettuali, testimoni irresponsabili di troppe morti, avrebbero dovuto dimettersi dalla loro carica - d'intellettuali, sull'esempio di Asor Rosa - almeno una quarantina d'anni fa.
La capacità di dissimulazione della nostra classe dirigente è davvero infinita (che straordinari depistaggi, sulle ragioni di quell'orrore descritto da Bocca).
La guerra fredda è stata forse servita, qui in Italia, ben oltre le reali necessità di Usa ed Urss (c'erano interessi pratici, da difendere, e non solo ideali).
La stupidità dei protagonisti del terrorismo di sinistra e di destra è stata seconda soltanto alla violenza di cui sono stati capaci (quei proclami: che stoltezze!).
Quanta poca memoria il nostro popolo sa conservare dei propri morti, e quanti assassini, oggi, vanno in giro a raccontar frottole sui loro meravigliosi anni di piombo.

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