venerdì 26 ottobre 2007
I DIAVOLI: PRIMA TAPPA, SIRACUSA
Ho chiesto alla Rizzoli, la casa editrice del mio nuovo romanzo, I Diavoli di Melùsa, di collaborare con Legambiente e di aggiungere, alle ordinarie presentazioni del libro, alcuni eventi in quei luoghi d'Italia nei quali le devastazioni ambientali hanno provocato maggior sofferenza: degli incontri che, a partire dal romanzo, raccontino del Passaggio, di quel tempo in cui si scelse di rinunciare al Passato in nome di un Futuro indistinto.
Inizieremo domani pomeriggio, a Siracusa: luogo simbolo, al centro del Val di Noto.
Nella Sicilia Orientale, e per la precisione da Gela verso Oriente, sono tanti i luoghi da risanare: Augusta, Melilli, Priolo, la stessa Gela e tanti altri.
Un tempo, laddove ora sorgono gli stabilimenti petrolchimici, le raffinerie, c'erano le dune modulate dal vento, le spiagge assolate, i casali di pesca, le campagne coltivate a grano, le masserie.
Mi hanno raccontato che, per un soffio, per un alito miracoloso, la Sicilia non ha ceduto, alle compagnie multinazionali, anche le spiagge di Marzamemi e di San Vito Lo Capo. Era tutto pronto. Stabilimenti, strade e speculazioni. E poi, la solita trafila: inquinamento delle falde, sversamenti a mare, modificazioni del dna, aborti, tumori.
Ci saranno persone diverse, domani pomeriggio, nella Sala dedicata ad Archimede, al Palazzo Comunale - per ruolo, cultura, convinzioni - unite dalla consapevolezza che l'onore perduto della Sicilia si riacquista solo a partire dal risanamento ambientale.
Un popolo che perde l'aria che respira, la terra sulla quale cammina, i colori degli alberi e l'odore del mare, non sa più distinguere tra il bene e il male, ed è preda del Caos, della violenza.
Vale per la Sicilia, vale per il Pianeta.
Siracusa è la prima tappa di questo viaggio, che toccherà Piombino, Porto Marghera, Taranto. E altre città.
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