giovedì 17 aprile 2008

GLI EFFETTI DEL VOTO

L'assenza della Sinistra Arcobaleno dal Parlamento produce già adesso i suoi primi effetti. Tra i militanti dei quattro partiti che avevano dato vita al raggruppamento, anzitutto. Sono effetti dolorosi, per il valore attribuito all'esercizio dell'attività politica. Per i valori messi in gioco. Per la funzione salvifica attribuita al partito.
Serviranno degli anni per riassorbire i conflitti che inevitabilmente si apriranno in quello schieramento, e per costruire un nuovo sistema di relazioni.
Occorre avere del rispetto per questo processo. Ed è stato un segno di raggiunta civiltà politica l'ascoltare le parole di attenzione che sono state pronunciate da numerosi esponenti degli altri schieramenti.
Ma ci saranno degli effetti anche su questi ultimi.
Per il PD, saranno effetti tendenzialmente inclusivi di porzioni della Sinistra Arcobaleno.
Nel Centro Destra attuale, una duplice probabile conseguenza: un atteggiamento di pacificazione, nei confronti della principale opposizione parlamentare (il PD), e di apertura alle istanze sociale dei ceti più deboli, che molti anni fa avevano un rapporto simbiotico con la sinistra radicale ed ora, sempre di più, si rivolgono alla Lega.
C'è un aspetto, infine, che occorrerà valutare meglio. Il mutamento del rapporto dei cittadini con la politica. Più individualistico, e più diffidente nei confronti del potere ordinativo delle istituzioni. Anche in questo, più anglosassone: vogliamo contare - sembra che dicano i cittadini elettori - sulla nostra libertà, e su uno Stato che la garantisca, e sia meno invadente. Vale per il Fisco, vale per lo Stato Sociale, per la Sicurezza e per l'Immigrazione.

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