Un signore torinese, Vattimo Gianni, che ha scritto dei libri e insegnato nelle Università, alle soglie della senescenza ha scoperto che quella della Storia è una camicia che puoi indossare rivoltata.
Il dritto è quel che ciascuno di noi miseramente può pensare, dei fatti di Lhasa: che i monaci tibetani abbiano protestato per aver più libertà, per la loro identità culturale, per il loro Paese schiacciato dalla tirannia.
Il rovescio è che, a Lhasa, i monaci hanno messo in atto "un pogrom anticinese".
Ora, poiché la parola Pogrom suscita tanti ricordi, potremmo rivoltare delle altre camicie, già indossate dalla storia: la rivolta degli ebrei rinchiusi nel Ghetto di Varsavia, fu "un pogrom antitedesco"; il pietoso tentativo d'opporsi alla morte da parte dei kolchozi fu "un pogrom antisovietico"; la resistenza italiana fu "un pogrom antifascista".
Vattimo non deve scusarsi di nulla. Lo conosciamo. E' il Maestro del Pensiero Debole. Debolissimo.
giovedì 10 aprile 2008
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2 commenti:
La verità si sicuro non sarà mai tramandata per mezzo della storia.
Questo è un fatto triste, ma è un fatto.
bel post, condivido in pieno
vatt è un pò suonato
saluti
m.ang
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