giovedì 14 giugno 2007

CHE SPAVENTO. UNA METROPOLI!


Prendi una città che ha i suoi anni, le sue abitudini. Afferrala per la gola, e falle ingurgitare tutto il cemento che puoi, fino a farle mancare il fiato. Comincerà a sputare i suoi abitanti, spiaccicandoli al suolo. Capita l'antifona, in molti decideranno di cambiare intestini, e si trasferiranno altrove. Altri, invece, arriveranno, abituati come sono ad altre e più gravi costrizioni viscerali.
Palermo era una città semplice. Aveva il suo centro storico e poche dignitose diramazioni verso la Piana dei Colli. Tra gli anni Cinquanta e Settanta, con la premessa dei bombardamenti del '43, la Catastrofe ha cambiato tutto.
Ma è stato negli anni Novanta che abbiamo tirato le somme. Si sono definitivamente allentati dei legami sociali, quelli buoni e quelli cattivi. Palermo si è risvegliata diversa da quella che era.
Ora è finalmente possibile descriverla come una Metropoli.

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