mercoledì 27 giugno 2007

STRANGLER IN THE NIGHT


Mio figlio ama molto il Wrestling. Molti bambini della sua età lo amano. Ne parlano, in classe, e si scambiano le figurine dei loro eroi.
Io e Maria, mia moglie, abbiamo prima provato a dissuaderlo dal seguire quelle lotte indecenti in tv, e dopo un divieto inefficace, abbiamo raggiunto con lui un accordo - al Wrestling può dedicare non più di dieci minuti al giorno - fondato sul riconoscimento che è tutto falso: che la violenza è così esagerata, che se fosse vera per metà, morirebbero tutti quanti, quei tizi sul ring, al primo assalto.
Ora che un wrestler canadese, Chris Benoit, noto per le sue "false" tecniche di strangolamento, ha ucciso moglie e figlio e si è tolto la vita, dovremo modificare quell'accordo?

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