domenica 3 giugno 2007

I MUSEI DELLE PAROLE



Della Voce prezzoliniana si sa qualcosa, essendo stata riesumata da Indro Montanelli. E pure dell'Omnibus di Longanesi: il nome della testata è stato di frequente rievocato. E del Selvaggio? Fu diretto da uno dei due nani dello Strapaese, Mino Maccari (l'altro era per l'appunto Leo Longanesi). Rivista nata a sostegno del fascismo, e passata poi alla fronda, sempre più spinta. Satira straordinaria, quella del Selvaggio, che fu pertanto sottoposto a continui sequestri, con il Direttore sempre ad un passo da manette e confino.
Da rileggere.
Per non dire del profluvio di riviste siciliane. Degli hebdomadaire, i settimanali, che spuntarono come funghi fino al primo dopoguerra.
Musei di parole.
Mi piacerebbe visitare un Museo del Giornalismo. Ne esistono un paio, al mondo, che io sappia. Uno a Washington ed uno a Patrasso. Ce n'è uno in rete: Newseum (il suo link è in Friendly fire).
Palermo potrebbe candidarsi ad ospitarne uno. O no?

Didascalia della vignetta. "Le vie dell'arte sono infinite".

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