giovedì 7 giugno 2007

PASSAGGIO A NORD OVEST


E' come per la Festa delle donne. Dei loro diritti, occorrerebbe parlare sempre, ogni giorno dell'anno: salvo l'8 marzo. A pena di far della retorica. Così è per la Giornata Mondiale dell'Ambiente. E' passata. Possiamo tornare a parlare di Clima.
In coincidenza con il G8 tedesco - e con le chiacchiere euroasiamericane sul se e sul come l'uomo avrebbe peggiorato il clima e possa rimediare: pare a proposito che i Grandi abbiano raggiunto un accordo sul primo punto, le colpe dell'uomo, e non sul secondo, i rimedi - dal Polo Nord arriva la notizia dello scongelamento del mitico Passaggio a Nord Ovest.
Grazie, si fa per dire, all'innalzamento delle temperature, non occorranno più dei costosissimi rompighiaccio per andar dall'Europa all'Asia passando per il Polo Nord, e i Cargo abbandoneranno la via dei mari americani e il Canale di Panama.
Non solo. Presto, sarà più facile attingere alle enormi riserve di petrolio e gas sepolte dal ghiaccio.
Ricapitoliamo.
Il petrolio e il gas scaldano l'atmosfera e sciolgono il Polo Nord. L'uomo, profittando dello scioglimento, estrae più petrolio e più gas e riscalda ulteriormente l'atmosfera.
E' come se il Pianeta avesse fretta di chiudere al più presto la parentesi umana, accelerando il suo ciclo naturale: riscaldamento, glaciazione, rinascita. E sperando di ospitare, in futuro, degli abitanti un po' meno imbecilli.

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