giovedì 7 giugno 2007

DISCORSO SULLA GIUSTIZIA


Giustizia come punizione. L'individuazione del reo, il giudizio equo, l'irrogazione della pena, l'esecuzione della pena stessa.
E' un punto di vista. Ed è una parte del discorso sulla Giustizia.
Giustizia come prevenzione. Qui si entra in un mondo differente. La cultura. La didattica della legalità. Si comincia dalle scuole. Si attribuisce una funzione educativa agli strumenti di comunicazione di massa, guardando anche ai più adulti.
E' un altro punto di vista. Ed è un'altra parte del discorso.
Di entrambi i punti, si parla molto.
Del primo, con scarsi risultati.
Nessuna credibile riforma del sistema giudiziario. Un'assoluta inadeguatezza, per non dire disumanità, delle carceri. Un coacervo di polizie, carabinieri, guardie di finanza, polizie provinciali e municipali, persino polizie forestali (per tacere del caos che riguarda i servizi segreti), che non risponde ad alcun criterio di efficienza e di risparmio.
Del secondo, con qualche lode da rivolgere agli insegnanti delle scuole italiane, che lavorano con scarsi mezzi, e a volte con scarse motivazioni, ma che sulla Legalità hanno dimostrato di far molto; e la stessa cosa si potrebbe dire per i mezzi di Comunicazione di Massa.
Ma c'è un altro punto. Del quale non si parla affatto.
La Giustizia come Amministrazione. Ordinaria Amministrazione.
Il Parlamento che non semplifica le leggi (Ah, Napoleone e i suoi Codici!). Il Comune che di conseguenza non rilascia nemmeno un certificato che sia utile per tempi e per contenuto. L'Ufficio che ad identica domanda rivolta a due funzionari, dà due risposte contrastanti: e a tre funzionari, tre risposte, e via interpretando leggi a dir poco ambigue. L'Ospedale con le sue infinite liste d'attesa. La Scuola sporca perché i bidelli son stati promossi e non toccano più uno straccio. E via qualunquisteggiando.
Ci si mettono anche i Privati. La Banca che maltratta i suoi clienti. L'Impresa che delega ai Call Center il ruolo di Muro di Gomma nei rapporti con i clienti insoddisfatti. L'altra Impresa che promuove delle truffe di massa destinate a rimanere impunite: ad esempio, con i contratti stipulati telefonicamente. I giornali che non informano a dovere, ritenendo prioritaria una loro partecipazione - da primattori - al gioco politico.
La Giustizia come Amministrazione, come ordinario funzionamento del sistema, è il vero punto debole dell'intero discorso sulla Giustizia.
Hai voglia a prevedere pene più gravi, a farle scontare, a raccontare a tutti che rubare è brutto e che il tizio è il più brutto di tutti, perché ha rubato.
In un Paese dove l'Amministrazione non funziona secondo criteri di Giustizia, si può solo confidare nella fortuna: che non capiti proprio a te, il razziatore di bestiame: che non ti prenda per il collo, con il suo lazo.

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