venerdì 1 giugno 2007

VENTUNO CORPI


Hanno trovato 21 corpi, in mare, al largo dell'isola di Malta.
Erano clandestini, poveracci che provavano a saltare il mare, e a rifugiarsi in Europa.
Li ha recuperati una fregata francese. Dicono che ci sono altri corpi, e che recupereranno anche quelli.
Leggo che si scambiano già delle accuse: Francia, Malta e Libia. La Francia li ha recuperati. Malta dice che stavano in acque libiche. La Libia non dice nulla.
Quello dei clandestini è un gran business. I trafficanti li trovano per le strade della Costa d'Avorio, della Nigeria, del Sudan (Dahrfur), della Sierra Leone. Propongono loro un viaggio che li farà ricchi. Basta pagare. Poi, un lungo viaggio: a piedi, spesso, o su mezzi di trasporto molto approssimativi. Tasse e pedaggi, lungo la strada, non si contano. Ci si deve seccar dentro, in quei chilometri, vedendo morire i propri compagni di sventura. Poi le attese, infinite, a Tripoli, o altrove. E quando la carretta arriva, bisogna arrampicarsi, fare a pugni.
Si muore, in quelle traversate. Niente cerimonie. Si finisce in acqua, mangime per i pesci.
Capito perché l'Europa è il Paradiso?
Questi 21 corpi raccontano tutti la stessa storia. E gli stessi sogni.

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