sabato 5 maggio 2007

AMBIENTE ED ELEZIONI


Il documento appena varato dalle Nazioni Unite sul peggioramento delle condizioni climatiche del nostro pianeta, spazza via dubbi e ipocrisie a proposito dei tempi e delle modalità di questo processo. E’ già iniziato. A nessuno è più concesso di esitare, nell’opporsi sui comportamenti nocivi delle comunità e dei singoli.
A Palermo, così come in numerose altre città siciliane, si voterà il 13 e il 14 maggio.
Non credo sia fuor di luogo chiedere a tutti i candidati di porre in cima ai loro impegni quello per una “rivoluzione ambientale”, a partire dalle comunità locali.
Faccio solo qualche esempio.
Le automobili e, più in generale, tutti i veicoli inquinanti, sono una gran parte del problema, e dobbiamo cercare un’alternativa al loro utilizzo: imporla, con misure drastiche.
Occorre pure che i cittadini sappiano che dovranno cambiare, radicalmente, i loro stili di vita; che le famiglie e le scuole si impegnino ad insegnamenti positivi.
Se nuove infrastrutture di trasporto servono a raggiungere l’obiettivo di garantire spostamenti “puliti”, è però indispensabile che la somma dei consumi dei veicoli “vecchi” e dei “nuovi” non porti ad un incremento delle emissioni nocive. Servono “bilanci ambientali”, e non solo grandi investimenti.
Anche la “macchina città” è un problema: bisogna abbattere i consumi energetici per il funzionamento degli uffici e per illuminare le strade.
Si può e si deve agire sulle diverse necessità di spostamento.
Bisogna accrescere la vivibilità e la disponibilità di servizi essenziali nei diversi quartieri delle città, perseguendo il modello francese degli arondissement. E una Pubblica Amministrazione più efficiente diminuisce la necessità della presenza fisica degli utenti negli uffici, semplifica le procedure e la formazione dei provvedimenti, trasferisce “on line” le relazioni tra cittadino e istituzioni, comprime o annulla il fabbisogno di carta (meno alberi abbattuti, meno anidride carbonica).
Bisogna incentivare la produzione di energia pulita, ed anche la microproduzione. Le Pubbliche Amministrazioni, inoltre, se si lavorasse ad una cessazione del monopolio elettrico, potrebbero scegliere di acquistare l’energia da produttori “puliti”, certificati come tali.
I rifiuti possono essere una risorsa, ci dicono. Ma la raccolta differenziata è stata finora un doppio fallimento. Poco praticata, dai cittadini, e - come recita una leggenda metropolitana - priva di ogni effetto utile: che fine fanno carta, plastica e vetro?
L’acqua va risparmiata. Negli distribuzione, e negli usi pubblici e privati. Va incentivato il suo riciclaggio: negli uffici, nelle imprese, nei condomini, nelle case.
Questi sono solo esempi. Gli esperti ne sanno molto di più. Sono in grado, le nostre università, di fornire l’assistenza che serve ai governi locali. Potrebbero anche farlo gratuitamente.
Sostituiamo agli inutili bollini blu per le auto, i bollini verdi per le città, applicando subito, localmente, dei protocolli ambientali.
Trasformiamo le nostre città in Comunità Responsabili. Sapendo che parliamo di Comunità, e non di contenitori di individui e gruppi separati e tra loro ostili, e Responsabili: ovvero, capaci di modificare i loro comportamenti.
Non credo si possa continuare a vivere a cuor leggero, dopo quel che ci hanno detto le Nazioni Unite, confermando l’allarme che da anni arriva dal mondo scientifico.
La politica, tutta quanta, a destra e a sinistra, deve dare priorità all’ambiente. Non può esser questo un tema, l’ennesimo, sul quale produrre divisioni.
Vorrei che di questo discutessero i candidati. Li invito a farlo. Nella mia città, Palermo. E in tutte le altre. Vorrei sapere cosa intendono fare, nel tentativo di garantire ai nostri figli un futuro.

1 commento:

Ferdinando Gattuccio ha detto...

Sono assolutamente d'accordo; è ormai inaccettabile che un politico non intenda occuparsi anche di ambiente. L'elettore dovrebbe pretendere che il proprio candidato esprimesse la propria posizione sui temi ambientali, soprattutto sulle politiche energetiche.
Ferdinando Gattuccio