venerdì 18 maggio 2007
MAFIA E PAURA
La mafia c'è ancora, ce n'è tanta, e sta cambiando. A San Giuseppe Jato, dopo le manette a due "esterni" in rapida ascesa (profittando dell'arresto, un mese fa, del Boss locale), percepisco la paura. Gli amici degli amici pattugliano le strade, controllano le case degli arrestati. Le vittime delle estorsioni hanno paura. La vincono, e collaborano con la giustizia. Mi chiedo cosa stiano pensano, adesso. Se riescano a guardare al loro futuro. Lo Stato deve usare le maniere forti, mi rispondo. Serve una paura più forte. E' la sola cosa che riesco a immaginare: un argine, una diga che impedisca alla paura di mafia di tanta gente di tracimare, di travolgere quel po' di fiducia che faticosamente in questi anni è cresciuta.