Ancora una puntata magnifica, ieri sera. Milena Gabanelli parte dalla provocazione di Pietro Ichino, sul Corriere della Sera, nell'agosto 2006: i Fannulloni da licenziare. Gli assenteisti. I praticoni dell'ozio greve. E ci costruisce sopra una puntata. Il professor Fogliani, anziché insegnare Economia, in una Scuola Superiore, s'assenta con improbabili certificati medici e si dà da fare nel suo studio privato da Commercialista: con effetti devastanti sulla preparazione dei suoi studenti. L'Arsenale Militare di Bari con 1.300 Fannulloni totali. E infine, la Rai: ed è straordinario che chi lavora in Rai s'occupi giornalisticamente dell'azienda per cui lavora. In Italia, stanno venendo a galla uomini e pensieri nuovi. Ichino, che è un bel provocatore, sta sulla nuova strada che in tanti intendono percorrere. Inclusa Milena Gabanelli.
P.S. Leggete, se vi va, i libri di Ichino, e guardate le puntate d'archivio di Report.
1 commento:
Il lavoro della Gabanelli è un mistero che mi sconvolge e del quale non trovo soluzione: è un lavoro sempre ben fatto, su argomenti attuali, che interessano piccoli e grandi problemi quotidiani che ci riguardano sempre direttamente; un lavoro che dovrebbe coinvolgere e sconvolgere tutti noi cittadini, sollevando (dopo lo sdegno) polemiche, dibattiti e (perchè no?) indagini, insomma dei bei polveroni. Dovrebbe essere anche un lavoro preso come base di partenza dai politici per trovare materia seria su cui lavorare per rendere il nostro paese migliore.
Invece no.
Sembra che non la ascolti nessuno, che nessuno prenda seriamente quello che dice e denuncia. Mai che il giorno sopo i suoi servizi scoppi qualche scandalo.
E' forse una giornalista fantasma? Oppure in tutta Italia pensano di lei ciò che in siciliano viene detto: "Idda parra e idda si siente"? (tradotto: lei parla e lei sola si ascolta"???)
Fabrizio Guarino
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