venerdì 25 maggio 2007
QUATTRO MINUTI
Spettrale, l'atmosfera del film. In un carcere. Anziana insegnante di piano dal passato nerissimo, allieva giovanissima condannata per omicidio. E un milieu, tutt'intorno, di reietti ancora tentati dalla vita. Si può anche piangere. E il film, che come al solito è bellissimo (non essendo stato girato in Italia), ci parla del realismo, della necessità di scritture cinematografiche più accurate, e coraggiose. Di recitazioni e di costruzioni di personaggi. Le poesie più belle sono, quasi sempre, un po' sporche di sangue.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento