martedì 15 maggio 2007

I MILLE VOLTI DEL DIALOGO


Il dibattito si apre con i saluti del presidente del Rotary Club di Bagheria, Michele Cuffaro, del Sindaco di Bagheria, Biagio Sciortino, del Console del Marocco, Youssef Balla, della presidentessa dell'Associazione per l'amicizia tra Sicilia e Marocco, Vincenza Muratore.
L'idea è di consentire il dialogo tra gli esponenti delle tre grandi religioni monoteiste. In quel momento: ieri pomeriggio, 14 maggio, a partire dalle 17.30. In quel luogo: il magazzino del vino di Villa Cattolica, a Bagheria. Che già nella doppia denominazione, Cattolica e "del vino", contiene un doppio limite per due dei tre ospiti: Mohamed Nour Dachan, medico bresciano di origine siriana, presidente dell'UCOII (Unione delle Comunità Islamiche Italiane), e Luciano Caro, Rabbino Capo della Comunità di Ferrara. C'è anche Padre Gianni Notari, Gesuita, intellettuale progressista e Direttore del Centro Studi "Pedro Arrupe" di Palermo.
Penso che di Dialogo si possa parlare con il ragionare su 4 parole: Amore, Straniero, Martirio, Guerra. Quattro fondamenti. Quattro archetipi.
Dachan chiede che del dialogo si parli in modo esplicito, evitando i rischi legati ad alcune questioni: il Martirio e la Guerra, in particolare. Detto e fatto. Ma occorre parlare di tutti i volti del Dialogo.
Il Dialogo tra popoli, il Dialogo tra conoscenze (a partire dalla scuola), il Dialogo che parta dall'Imperfezione di ciascuno, e dai limiti della conoscenza, il Dialogo che ispiri la generazione di nuove forme sociali e istituzionali di convivenza.
Dachan dice: "Ho 9 figli, e hanno studiato in scuole italiane. Laiche".
Caro parla delle differenze, e di quelle che davvero creano gravi tensioni nel nostro mondo: le differenze economiche.
Padre Notari accetta la sfida del Dialogo tra simili eppure differenti, e accentua l'aspetto mistico della questione: con il sogno di Giacobbe, e la corda tesa verso il cielo.
Racconto di una visita alla Moschea di Al Aqsa: il guardiano mi consente di entrare. Mi spalanca le braccia. Dice: Siamo fratelli, popoli del Libro. Scendo gli scalini che portano alla Roccia di Abramo. E' commovente vedere tanta gente che prega e che discute, sottovoce.
Cito un passo d'ispirazione Sufi di una Raccolta di Detti di Maometto, sulla convivenza tra ebrei e musulmani.
Dachan abbassa il capo, in segno di assenso.
Non facciamo teologia, risponde Caro. Parliamo del nostro mondo. E su questo, l'accordo con Dachan.
Parliamo del tentativo - aggiunge il leader dell'UCOII - di dare una cattiva immagine dell'Islam, degli interessi economici.
Il dibattito scorre sereno e si chiude con un momento di preghiera comune: la preghiera rotariana, modificata in modo da includere il diverso Credo di ciascuno.
E' un piccolo passo, di un cammino che sarà lungo e temo ancora tormentato.

2 commenti:

Comunic@rePA ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Comunic@rePA ha detto...

Mi permetto di segnalarti:

http://www.comune.bagheria.pa.it/modules.php?name=News&file=article&sid=3659&mode=&order=0&thold=0

Se ti interessa ho altre foto.
ciao
Marina