venerdì 11 maggio 2007

BUSINESS AMBIENTALE


Una gita in discarica può regalare un piacere assoluto. Tra Montallegro e Siculiana, tre imprenditori di prima generazione - i fratelli Catanzaro - hanno scoperto il Business ambientale/energetico. Hanno trasformato una discarica, nata nel '90, prima in una discarica controllata (accesso limitato ai rifiuti solidi urbani non inquinanti e seppellimento secondo un progetto di rinaturalizzazione) e poi in una discarica controllata capace di estrarre Biogas dalla decomposizione dei rifiuti accumulati nelle vasche oramai esaurite, chiuse. I rifiuti sono quelli di 400.000 siciliani, di 3 province: Agrigento, Caltanissetta e Trapani. Poco meno di un decimo degli abitanti della Sicilia. Tanti i vincoli ai quali obbedire: ben 82, imposti da Palermo, Roma e Bruxelles. Compresi quelli ambientali. E dunque: muretti a secco, strade non asfaltate e ispezionabili, terrazzamenti coltivati a Sulla (tagliata e lasciata decomporre per nutrire i terreni). E poi, incredibile, non c'è cattivo odore, a meno di star sottovento; non ci sono topi o cartacce per terra; gli operai sono in tuta bianca, guanti, calzari e maschera antigas; l'impianto è video sorvegliato elettronicamente, e le forze dell'ordine vigilano contro possibili tentativi di scarico abusivo. Il ricavato della vendita del Biogas torna ai cittadini, che pagheranno di meno le tasse dei rifiuti. Incentivando così la raccolta differenziata: più rifiuti umidi, organici, più Biogas, meno tasse. Non solo: tra un po', in questa discarica arriveranno gli specchi fotovoltaici, sfruttando le reti elettriche esistenti. E' il Business ambientale, ragazzi: è il Futuro. Tra Montallegro e Siculiana, provincia di Agrigento. Non in periferia di Stoccolma.

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