sabato 5 maggio 2007

IL PAPA AL ROGO


E' la scritta apparsa sui muri dell'antica Cattedrale di Palermo, edificata nel 1185 dall'Arcivescovo Gualtiero Offamilio, in luogo di una moschea e di una precedente basilica cristiana. Al rogo. Bruciato vivo per le sue opinioni. Come usava al tempo della Santa Inquisizione. Appena eletto Papa, Joseph Ratzinger, tacciato di progressismo al tempo del suo insegnamento all'Università di Tubinga, decise di ricevere in Vaticano il vecchio amico Hans Kung, anch'egli teologo a Tubinga, con il quale aveva duramente polemizzato, da Prefetto della Congregazione della Fede, ex Sant'Uffizio (Inquisitoriale). La prima enciclica di Benedetto XVI, Deus Caritas est, è un testo rilevante, dal punto di vista teologico, e letterariamente pregevole, nel quale si parla, fra l'altro, dell'importanza dell'amor sensuale. Dopo la straordinaria missione di Karol Woityla, a favore dei più poveri e contro i totalitarismi, Joseph Ratzinger ha deciso di dedicarsi a far più solide le vecchie mura della Chiesa: la Fede, l'Evangelizzazione, i Valori della Vita. C'è una singolare simmetria degli opposti in quella frase tracciata da ignoti: il Papa al Rogo. Una Laica Inquisizione. Contro le Opinioni di un uomo. Invocata sulle vecchie mura della Chiesa.

1 commento:

Anonimo ha detto...

si sbizzariscono sempre rievocando i tempi della santa inquisazione e dei roghi di streghe, forse perchè in fondo al cuore si rammaricano di esserseli persi: vi si sarebbero trovati benissimo.
Ciao e benvenuto a blogolandia. Continua così.
S.